ora (auer), gennaio 2013
tre giorni tra i meleti altoatesini a fotografare pink lady, fuji, golden, stark, celle climatizzate per la loro conservazione, mucchi di radici di meli, il silenzio
del santuario di pietralba in una giornata lucente.
e il desiderio di tornare tra quelle mie montagne, che tanto hanno contribuito a farmi diventare come sono, le cui forme e colori riconoscerei ovunque.
Spesso vado in Val di Non. I fiori bianchi dei meli quando sfioriscono imbiancano la Valle come se nevicasse.
E ogni volta che torno da quelle parti, sia estate inverno primavera o autunno, l’eremo di San Romedio è una meta per me imperdibile. Raccolgo un po’ di serenità e me la porto a casa, vi attingo ogni volta che mi serve. Fino alla fuga successiva.
Ps sorrido (ancora) perché mi sono collegata proprio per pubblicare la ricetta della torta di mele, passo di qui e trovo … mele.
Sintonie. Sarà il Trentino?
sintonie…
Pingback: MELAPOSTO E MELARUBO « controluce
Non c’ero mai venuto da queste parti. Sono un sedentario… controlucido.
Però: bello.
ciao pieffe, ben arrivato…una mela per riprenderti dal viaggio?
La canzone di Pieffe quando è .. ehmmm … in intimità: mangiamele (le orecchie)!
Ciao Pieffe anche da me,
Ma nooo! Dai Cele, perché racconti le mie debolezze erotico-culinarie di vecchio astronauta pleiadiano? Mi succede solo se l’astronave a pedali si ferma in un pianeta a luci rosse.
Fu tutta colpa della mitica Joan Baez dei miei anni verdi (come le mele, appunto) che cantava Guantanamera. Io ci scherzavo sempre e dicevo: “agguanta ‘na mela” ma i miei compagni freak (con l’eskimo, ovviamente) mi rimproveravano aspramente: i miti, di sinistra o destra non si toccano!
Poi scoprii che è proprio così, infatti, che si diventa “laicamente superstiziosi”; accade quando ci si prende sempre sul serio. Grazie a Dio poi è l’esistenza stessa a prenderti per il culo. E si ridimensionano i miti, quelli veri e quelli fasulli.
Oh, Frost, lo sai che sono interessanti i tuoi esperimenti fotografici?
Diversissimi da quelli di Cele. Mentali ma intensi.
grazie pieffe…è un grande onore ospitare un pleidiano DOC
Macché Pieffe, le tue debolezze erotico-culiarie non le posso mica raccontare! Non ci crederebbe nessuno!! 🙂
ps piace anche a me la casa di Roberta, si può scherzare e tuto viene accolto come tale.
Una specie di controluce insomma!
Roberta: pleiadano DOC e anche DOP (nel senso che NONOSTANTE TUTTO – intendo il suo caratteraccio spesso burbero e impietoso – c’è una schiera di donne che lo ama e protegge). E che lo coccola… Misteri dell’anima umana!
Ps scusate evenutlai errori .. scrivo senza lenti
Buona domenica a tutti i vistatori e ovviamneter alla padorna di casa
ecco.. il tuto con una t sola è assolutamente peccato mortale. Nemmeno l’attenuante delle lenti…
ma ovviamnter ed evenutlai sono bellissime…devi scrivere sempre senza lenti cele e creare passamanerie di parole
Urca!!! Mi riuscirebbe benissimo!!!!! 🙂
Facciamo una joint venture?
Mamma mia!!! Mi sono riletta. Brividi.
Dovro’ procurarmi una copia di quegli occhiali con la livella.
occhiali con la livella….? meglio le passamanerie verbali
sì! questi qua:
http://lucecontroluce.wordpress.com/2012/10/29/cose/
che ridere quel post..
è vero!!!! gli occhiali a livella….. che post quel post!